L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha partecipato alla conferenza di chiusura del progetto “Italia, Grecia e Turchia a piedi”, lo scorso 6-7 Febbraio presso Izmit, in Turchia. L’evento ha rappresentato la chiusura dei lavori dell’importante progetto durato 12 mesi. Un’iniziativa di largo respiro, finanziata dall’Unione Europea e promossa dall’ONG turca Culture Routes Society in collaborazione con AEVF e l’ONG greca Trace Your Eco. L’evento appena concluso ha fornito una straordinaria opportunità per presentare I risultati del progetto, condividere buone prassi lungo la Via Eurasia e rinforzare il clima di cooperazione fra I partner coinvolti. I lavori di chiusura hanno portato a Izmit, sede dell’incontro, più di 80 partecipanti provenienti da tutto il mondo, rappresentati di istituzioni pubbliche, associazioni, università e di realtà private. La Via Eurasia rappresenta oggi un vero e proprio “ponte culturale” fra Europa e Turchia, l’itinerario si snoda infatti attraverso cinque Paesi: Italia, Albania, Repubblica di Macedonia del Nord, Grecia e Turchia. Un’opportunità unica che promuoverà lo sviluppo di un turismo sostenibile, incentiverà il dialogo interculturale e sosterrà le aree rurali più svantaggiate lungo il percorso. Durante la sessione mattutina del 7 Febbraio sono stati presentati I seguenti risultati raggiunti nell’ambito del progetto: coinvolgimento dei Comuni lungo il percorso culturale proposto in Turchia, Grecia e Italia; sopralluogo in Puglia e viaggio di approfondimento in Turchia e in Grecia; implementazione di materiale di comunicazione, quale sito Web, brochure, pannelli per eventi, etc. condivisione di buone prassi in termini di governance, sviluppo delle potenzialità e promozione; mappatura del patrimonio culturale lungo il percorso; sviluppo di partneriati e del dialogo interculturale tra i partner e le amministrazioni locali. Luca Bruschi, direttore AEVF, ha quindi condiviso le buone prassi sulla Via Francigena con un focus particolare dedicato al caso della Via Francigena del Sud. Nel corso della sessione pomeridiana, la Bogazici University, riferimento di primo piano del Comitato scientifico della Via Eurasia, ha tenuto un seminario sul turismo sostenibile. Durante il secondo giorni di lavori il Comitato scientifico e il Consiglio di amministrazione della Via Eurasia hanno discusso del consolidamento della struttura di gestione del percorso e delle future azioni volte a sviluppare la vitalità dell’itinerario. Il Comitato scientifico ha portato avanti analisi e ricerche approfondite, in collaborazione con il responsabile del Comitato di gestione Elena Dubinina, al fine di redarre un dossier per la certificazione della Via Eurasia come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. La presentazione del documento è prevista per il 30 Settembre 2020. A lato alcune foto della conferenza a Izmar. Credits Via Eurasia.

Sorgente News:viefrancigene.org